Cari colleghi,
in questi giorni di festa ci giunge la tristissima notizia della scomparsa del collega Giovanni Minafò, iscritto a quest’Ordine e professore dell’Università di Palermo, a causa di un terribile incidente.
Il Consiglio dell’Ordine della Provincia di Palermo si unisce al dolore della famiglia, rivolgendo un pensiero speciale al piccolo Francesco, suo figlio, rimasto già orfano di madre qualche tempo fa.
Si riporta di seguito il messaggio che la prof. Lidia La Mendola ha scritto a nome di tutti i colleghi dell’Università di Palermo:
“Con grande dolore vi scrivo del terribile incidente che ieri ci ha strappato via il giovane collega Giovanni Minafò. La notizia è già su giornali e web. Nell’intento di salvare il figlio che si è sporto pericolosamente dal balcone del sesto piano di casa, è caduto insieme a lui. La caduta è stata fatale per lui e il piccolo Francesco si è miracolosamente salvato. Giovanni aveva già perso la moglie qualche anno fa, anche lei giovanissima, che conoscevamo benissimo in quanto era stata nostra allieva e si era laureata con noi con una tesi in ambito strutture. È per l’Università di Palermo e in particolare per il settore della Tecnica delle Costruzioni una gravissima perdita. Giovanni, oltre ad essere un giovane professore di grande valore, con grandi capacità nella ricerca e nella didattica, era una persona brillante, capace di guidare giovani dottorandi e di condurre progetti di ricerca e si distingueva per i modi di fare sempre caratterizzati da gentilezza, garbo e propositività. Nei team di ricerca, nel nostro Dipartimento di Ingegneria, nei corsi di Laurea dove insegnava e soprattutto all’interno del nostro settore era sempre apprezzato e voluto bene da tutti.
Ci mancherà moltissimo.
Di lui conserveremo sempre un bellissimo ricordo e a Francesco, rimasto senza genitori, va il nostro pensiero con la speranza che possa superare oltre al trauma della perdita della madre adesso anche quella del padre.”
Di seguito il link che rimanda ad una raccolta di fondi che è stata proposta da alcuni amici di Giovanni.
Grazie